CURIOSITA’: L’esperimento di Harlow

Questo esperimento condotto su cuccioli di macaco ha dimostrato negli anni ’50  che l’attaccamento è un bisogno primario per gli uomini e gli esseri viventi.

Ricevere coccole, sentire il contatto fisico rassicurante e protettivo di una figura di riferimento rappresentano bisogni basilari e imprescindibili per lo sviluppo psicofisico dei piccoli, bisogni talmente vitali da poter essere messi sullo stesso piano di quelli di nutrimento fisico.

Harry Harlow studiò il comportamento di alcune di queste piccole scimmiette separate dalla madre e cresciute in cattività con la possibilità di scegliere tra due madri surrogate: una mamma metallica rappresentata da un impianto di fil di ferro a cui era associato un biberon e del latte nutriente e una mamma morbida e calda sulla quale era possibile arrampicarsi e avvinghiarsi, ma che non dava alcun nutrimento.

Che cosa accadde?

Qualcosa che lasciò gli sperimentatori a bocca aperta: i cucciolo di macaco tendevano a trascorrere la maggior parte del tempo abbracciati alla mamma morbida e a rivolgersi alla mamma metallica solo per il tempo necessario alla nutrizione, per poi tornare di corsa tra le calde braccia della mamma pupazzo.

Questo permise ad Harlow di confermare l’importanza della relazione e dell’attaccamento alla madre fin da piccoli.

Nonostante non ricevessero cibo, i cuccioli di scimmia sceglievano il peluche perché per loro rappresentava la madre, il biberon era, invece, una semplice fonte di cibo che non avrebbe dato loro né calore né affetto.

Venne così dimostrato che la necessità di contatto fisico è un bisogno primario, indipendente dal soddisfacimento dei bisogni fisiologici.

Dott.ssa Simona Turchetti

Psicologa

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